CORREVA L’ANNO 1930

La famiglia Gasparri produce vino dal 1930, anno in cui fu acquistato il primo terreno dove era presente un piccolo vigneto. Ne è testimonianza il contratto notarile in cui compare il nome del nostro bisnonno Pietro che acquista il podere Macinatico nel comune di San Gimignano. Per tanti anni la coltivazione del vigneto e la produzione di vino sono state parte della produzione agricola familiare, insieme alla coltivazione di olivo e grano. Nel 1965 Giuseppe e Romanello decidono di specializzarsi nella produzione di vino e olio, acquistando la nostra odierna cantina di vinificazione e aumentando la superficie vitata. Tra il 1988 e gli inizi degli anni 2000 la produzione di vino è più che raddoppiata con l’acquisto di nuovi vigneti e della Fattoria dell’Agresto nel 1997. Oggi la nostra azienda si estende su una superficie totale di circa 320 ettari sulle colline del Chianti fiorentino, tra i comuni di Certaldo, Gambassi Terme e Murlo.

REINVENTIAMO LA TRADIZIONE

Il Nostro lavoro è dedicato alla continua ricerca del perfetto connubio fra la tradizione toscana e le più moderne tecniche di lavorazione. Ci piace riscoprire la nostra storia, mantenendo vive le vecchie tecniche di lavorazione ma riscrivendole in una chiave moderna. Dal “Posato”, un rosso passito di Sangiovese ottenuto dal tradizionale appassimento delle uve sui graticci tipico del Vin Santo, fino alla riscoperta di vini rossi tradizionalmente provenienti dalla fascia mediterranea, realizzati con una percentuale di uve bianche come il nostro “Visyr”, ottenuto da uve Syrah e Viognier.
Fondamentale è anche il modo in cui il nostro vino riposa, scegliendo i serbatoi di una volta, quelli in cemento, che permettono un mantenimento ottimale della temperatura di cantina.

LA NOSTRA FAMIGLIA

Giuseppe e Romanello hanno ereditato la passione per l’agricoltura dal nonno Pietro e sono riusciti negli anni a far crescere l’azienda come oggi la conosciamo. I figli Andrea, Francesco e Giacomo hanno apportato una nota di modernità all’azienda di famiglia, interpretando il gusto dei consumatori più giovani con vini nuovi che vanno di pari passo con la tradizione tramandata.